L’alleato più prezioso che ho quando fotografo è il tempo. Di tutti i lavori che ho fatto in questi anni, quelli che hanno non solo caratterizzato il mio percorso lavorativo, ma che mi hanno cambiato come fotografa e come persona sono i progetti a lungo termine. A partire da Odd Days, il mio primo progetto sui disturbi del comportamento alimentare, fino ad Uncut, sulle mutilazioni genitali femminili, l’essenziale nei miei lavori è sempre stata la relazione che ho instaurato con le persone che ho incontrato. Sono una fotografa lenta, e in questa lentezza, nella costruzione di rapporti coi soggetti, trovo la mia espressione più autentica. Cerco di fotografare gli altri come fotografo me stessa, con la stessa cura.
PROGRAMMA E INFO
https://www.fotografiaeuropea.it/fe2019/workshop/simona-ghizzoni/